produzione BamTeatro Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
Una raccolta di storie preziose comparse per la prima volta nel 1938, mescolate a racconti e memorie di viaggi di Marguerite Yourcenar, grande amante dell’Oriente. È un Oriente largamente inteso quello raccontato dalla scrittrice: si va infatti dai Balcani al Giappone, includendo perfino l’amatissima Grecia (che la scrittrice considerava sua terra di elezione) e che si spinge fino all’India. Una raccolta ammantata di poesia e struggenti racconti, ora tragici, ora mitologici, ora ripresi da vecchie tradizioni sconosciute ai più, che parlano di sentimenti umani e passioni nelle loro sfumature più varie e contraddittorie, come pure del potere salvifico dell’arte che pare intatto in ogni epoca dell’umanità. La scrittura della Yourcenar, ricchissima ed elegante, regala un’aura da favola alle narrazioni proposte che brillano in una luce senza tempo e che ben si addicono ad una lettrice di eccezione, cosmopolita e appassionata come Serra Yilmaz. Percorreremo attraverso la sua interpretazione, un viaggio affascinante ed esotico in cui è il destino a prendersi gioco degli uomini e a guidare i loro passi e dove si ricorda che la via verso la libertà si esprime sovente attraverso il sogno totalizzante dell’arte.
Teatro Manzoni Calenzano Stagione teatrale 2021/2022
Tornano gli spettacoli al Teatro Manzoni di Calenzano. Dopo la pausa per il lockdown il teatro riprende la sua programmazione per la stagione teatrale offrendo spettacoli di qualità e spaziando dalla prosa alla musica, dalla letteratura alla drammaturgia contemporanea. Lucrezia Lante della Rovere, Paolo Hendel, Roberto Abbiati, Claudio “Greg” Gregori sono solo alcuni protagonisti della stagione in programma da ottobre 2021 ad aprile 2022.
La nuova stagione, intitolata simbolicamente “Un nuovo inizio” è la prima firmata Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti, direzione artistica condivisa del teatro Manzoni sotto il nome de La Macchina del Suono. Una stagione che vede alternarsi teatro civile con teatro leggero, narrazione e comicità, e i primi tre spettacoli della stagione – in scena da qui a fine anno – ne testimoniano l’estrema varietà della proposta. “Un nuovo inizio, perché di questo si tratta” sono le parole di Fabrizio Checcacci: “Dopo un lockdown, dopo un cambio di gestione in corsa, era ed è tanta la voglia di ricominciare e di dare una forma ad un progetto ambizioso. Ambizioso anche perché il Teatro Manzoni ha avuto per tanti anni una identità ben precisa – e l’eredità può essere pesante – ma noi amiamo le scommesse culturali, e ripartiamo dalla nostra identità: un’identità costruita sulle tante esperienze artistiche in tanti anni di lavoro sul palco, e che ci hanno convinto a comporre una stagione con proposte molto articolate ma che hanno però la stessa anima: la qualità.”
Il primo appuntamento, sabato 23 ottobre, vede la presenza di un’eccellenza del teatro italiano che torna a Calenzano dopo quattro anni: Lucrezia Lante della Rovere proporrà il suo Donne di malamore, un toccante monologo teatrale sulla violenza sulle donne, liberamente tratto dal libro “Malamore” di Concita De Gregorio. L’attrice viaggia in scena tra i volti, i suoni e i sapori di una narrazione multipla senza perdere di vista il senso di un racconto civile che parla al tempo presente senza deroghe o digressioni.
Sabato 11 novembre sarà la volta di Fino alle stelle di e con Tiziano Caputo e Agnese Fallongo. Una commedia musicale romantica, commovente e divertente ambientata negli anni 50, in cui due giovani squattrinati vanno alla ricerca del successo viaggiando per l’Italia e ripercorrendone le canzoni più famose dell’epoca.
“Toscanacci – Risate e altri anticorpi” è un un vero e proprio omaggio alla risata toscana con lo strepitoso Paolo Hendel e la sua gentile follia, con Michele Crestacci, celebratissimo autore e attore livornese e con Andrea Kaemmerle, accatastatore di emozioni improvvise in anima clownesca. Una serata di pazzesca complicità e liberatoria voglia di dissacrare dubbi e paure della contemporaneità. In scena venerdì 3 dicembre.
Sabato 8 gennaio 2022 Claudio “Greg” Gregori (l’altra metà di Lillo e Greg) e Simone Colombari saranno i due sicari protagonisti di un classico del teatro del surreale come “Il Calapranzi” di Harold Pinter. Una tramaspietata, dolorosa e involontariamente comica, in perenne bilico tra cinismo e autoironia. Prima regionale.
Lo spirito di Giorgio Strehler aleggerà tra le assi del Teatro Manzoni sabato 22 gennaio in “Maestro! – Memorie di un guitto”, racconto teatrale di Stefano de Luca. Un monologo nel quale l’attore e regista racconta i dieci anni trascorsi al fianco di Giorgio Strehler. Un Maestro, con la “m” maiuscola, che gli ha insegnato “la vita del guitto” e a offrire al teatro tutto sé stesso.
Sabato 5 febbraio Roberto Abbiati, diretto da Claudio Morganti, porta in scena a Calenzano “Circo Kafka”, uno spettacolo che riflette sulla giustizia ambientando in un surrogato di un circo “Il processo” di Franz Kafka. Josef K., condannato e giustiziato senza essere informato in merito alla natura delle accuse, diventa una finissima partitura di gesti, suoni, rumori e oggetti in bilico tra trasognata levità e puro lirismo. Una produzione Teatro Metastasio.
Il viaggio e la figura di Ulisse saranno i protagonisti di “Ulisse nessuno centomila”, recital di Gianluigi Tosto in scena sabato 19 febbraio 2022. Un mito che ha attraversato le epoche, i secoli, i millenni per giungere fino a noi: un mito tuttora presente nella letteratura del Novecento, da D’Annunzio a Tabucchi, da Borges a Kavafis. Mantenendo vivo il ricordo della straordinaria narrazione omerica, in questa lezione spettacolo scopriremo che il personaggio Ulisse ha ancora da rivelarci tanti lati della nostra stessa natura.
Sabato 5 marzo sarà in scena “La scomparsa delle lucciole” di e con Lorenzo Degl’Innocenti, tratto dall’opera di Pier Paolo Pasolini, una produzione La Macchina del Suono. Pasolini parlò della “scomparsa delle lucciole” per indicare la violenta omologazione dell’industrializzazione negli anni Settanta: attraverso letture, video, i brani del suo teatro e le canzoni da lui scritte, lo spettacolo ripercorre la vita di uno straordinario poeta che ha raccontato, ieri, l’Italia di oggi.
“Certi di esistere”, un nuovo testo scritto e diretto da Alessandro Benvenuti e interpretato dalla Compagnia Tbm Teatro, andrà in scena sabato 19 marzo. La storia è quella di cinque attori che hanno vissuto per anni sotto l’ala protettrice e ingombrante di un autore padre padrone, che alla fine dei giochi lascia loro in dono un testo caotico e inservibile, così come confusa e priva di appigli si rivela essere la loro vita. Un’opera in cui, come racconta l’autore e regista, “niente sarà come sembra e la sorpresa vi coglierà impreparati”.
Chiude la stagione sabato 2 aprile la prima assoluta del nuovo spettacolo prodotto da La Macchina del Suono. Il titolo verrà annunciato entro la fine del 2021. I protagonisti, questo è già annunciabile, saranno gli stessi che hanno portato in scena Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti, ovvero Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo degl’Innocenti.
Ma gli appuntamenti non riguarderanno solo la stagione teatrale. In programma anche altri spettacoli tematici che si svolgeranno in data da definirsi presso il Teatro Manzoni o altre sedi del territorio, quali quelli della rassegna CantaStorie, ovvero tre spettacoli di storytelling musicale su Patti Smith, su Alda Merini e sugli Squallor, oppure una serie di lezioni spettacolo – in collaborazione con CiviCa Biblioteca di Calenzano e Design Campus – intitolate Cent’anni, in cui si illustreranno vita ed opere di personaggi che quest’anno avrebbero compiuto 100 anni, da Pasolini a Strehler, da Bianciardi a Sciascia, da Berlinguer a Fenoglio, da Kerouac a Raimondo Vianello. Troverà spazio nella programmazione invernale anche una rassegna pomeridiana di Teatro per Ragazzi. Tutte le informazioni su questi eventi verranno rese note sul sito del teatro www.teatromanzonicalenzano.it e sui canali social – Facebook e Instagram – del Teatro Manzoni e della Macchina del Suono.
INIZIO SPETTACOLI ore 21.15
È consigliato prenotare via mail o tramite acquisto online.
Per prenotare, prenotazioni@teatromanzonicalenzano.it BIGLIETTI. Intero: 14 €. Ridotto under 20 e over 65: 12 €. Ridotto soci Coop e iscritti Scuola FOÀ: 11 €. 6 spettacoli a scelta: 65 €. 4 spettacoli a scelta: 45 €.
Prevendite www.ticketone.it e punti vendita Box Office Toscana Accesso agli spettacoli nel rispetto della Normativa Anti Covid. Per agevolare le procedure d’ingresso consigliamo di presentarsi al teatro in anticipo.
Con Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti
Regia di Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti
Produzione KHORA TEATRO, TEATRO MENOTTI, MACCHINA DEL SUONO
“The Complete Works of William Shakespeare (Abridged)” , noto anche come: “The Compleat Wrks of Wllm Shkspr (Abridged)”, tradotto in italiano come: “Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti (in versione abbreviata)”, è una commedia scritta da Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield.
Dopo aver debuttato all’Edinburgh Festival Fringe nel 1987 è stata replicata al Criterion Theatre di Londra per nove anni, diventando uno degli spettacoli più conosciuti al mondo. Una parodia di tutte le opere di William Shakespeare eseguita in forma comicamente abbreviata da tre attori, usando le più svariate tecniche interpretative. Veloce, spiritoso e fisico, è pieno di risate per gli amanti e soprattutto per gli odiatori di Shakespeare. Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in 90 minuti? O raccontare l’‘Amleto’ in 43’’?
La ‘Bignami Shakespeare Company’ è composta da Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti (In ordine rigorosamente di età), che dopo tanti anni di amicizia si sono ritrovati ed hanno deciso di unire le loro esperienze nel campo della prosa, musica e commedia dell’arte, e darsi al Bardo!
Già portato in scena da Zuzzurro e Gaspare con la regia di Alessandro Benvenuti dal 2013 al 2015 col titolo “Tutto Shakespeare in 90 minuti”, la versione de La Macchina del Suono con la regia dei tre attori in scena, si rifà maggiormente alla versione originale spingendo al massimo sulla comicità fisica irriverente e travolgente del testo inglese, derivante da un approccio scenico che deve molto alla commedia dell’arte.
Si, perché portare in scena le opere complete di Shakespeare in 90 minuti è una sfida teatrale, un’immersione leggera e stravagante nel mondo shakespeariano, un omaggio divertito e divertente al grande drammaturgo. La potenza e la poesia dei suoi versi vengono prevedibilmente meno ma lo scopo, in fondo, non è altro che divertire il pubblico, incuriosirlo e svelare il lato comico che si cela anche nelle tragedie più cupe.
Miglior Spettacolo, Migliore Attrice e Premio della Stampa al Roma Fringe Festival 2022.
“Lady Grey” di Will Eno, ritenuto uno dei migliori drammaturghi statunitensi in attività, già finalista Pulitzer 2005 per la sezione teatro, vede alla regia Marco Maccieri e Alice Giroldini come protagonista.
Lady Grey, secondo testo della trilogia che l’autore di Brooklyn (New York) dedica ai temi esistenziali come identità e senso della vita, vede in scena una donna fascinosa e conturbante, una “signora in grigio” dalla misteriosa identità. Probabilmente si tratta di un’attrice che aspetta il suo pubblico e nell’attesa comincia a mettersi a nudo raccontando le sue molteplici vite, i sogni, le frustrazioni, le fantasie, i pudori, sempre in bilico tra un atto di verità e un atto artistico. Come si diventa ciò che siamo? Quando e perché la nostra vita prende certe direzioni? Quanto siamo in grado di governare la nostra esistenza?
Partendo dallo stile diretto, a tratti sfacciato ma sempre ironico di Will Eno, la protagonista gioca con il linguaggio, alternando toni seduttivi e pungenti, confessioni e provocazioni, temi collettivi e divagazioni intime. E in questo gioco, profondamente teatrale, trasforma una storia in un’altra con voli pindarici e repentini cambi di direzione, tanto da non distinguere più con certezza la realtà dalla fantasia.
IN COLLABORAZIONE CON ASS. CULTURALE LA FILOSTOCCOLA
Lewis e Waldorf sono due amici inseparabili sin dai tempi dell’università. 10 anni dopo Lewis è sposato con Morgan, vogliono un bambino anche se la loro casa è troppo piccola. Waldorf, viaggiatore libero e senza legami, gira il mondo con il sacco a pelo. Tornato in città chiede ospitalità al suo miglior amico. Mentre i padroni di casa sono a lavoro Waldorf si intrattiene con Steph, una giovane attrice di film porno. La vita avventurosa e senza responsabilità di Waldorf comincia a fare invidia a Lewis. Durante una serata a base di alcol i due si ritrovano a fare una scommessa che porterà la loro amicizia su un nuovo livello. Lewis accetta di girare un film porno gay con Waldorf nel ruolo di protagonista. Tratto dal film Humpday, scritto e diretto nel 2009 da Lynn Shelton, Straight è una commedia tagliente adattata dal celebre sceneggiatore D.C. Moore, autore di Town, Honest, Alaska ed Empire. Una storia sull’amicizia maschile, sulla sessualità e su come le due cose possono essere confuse molto più facilmente di quello che si potrebbe pensare. Esplorare il mondo del sesso non è mai cosa facile, ancor meno scriverne, ma l’autore ci riesce con grande maestria alternando momenti di comicità a spunti di riflessione sull’amore, sul tradimento e sulla fedeltà, sulla paura di essere adulti e rimanere incastrati tra l’essere genitori e affrontare il mutuo per la casa.
NOTE DI REGIA
Le grandi tematiche espresse nel tempo dai classici possono essere riviste e riscritte dagli autori contemporanei senza sminuire la loro forza archetipica: le storie d’amore, di vendetta, di crescita possono cambiare nel tempo la loro forma, ma non i contenuti sostanziali. Parlare di teatro contemporaneo – o sarebbe meglio dire vivente – significa avvicinare lo spettatore all’evento teatrale per farlo identificare alla narrazione drammaturgica con un linguaggio e delle situazioni vicine alla propria realtà. Ogni grande autore, che oggi consideriamo classico, ha scritto la sua opera per essere rappresentata nella propria epoca e nel proprio contesto sociale. Parlando di teatro contemporaneo non si vuole di certo creare un’opposizione o una gerarchia con il teatro classico, anzi il nostro lavoro è quello di riuscire a stabilire un contatto attivo con la materia teatrale e con lo spettatore. Partendo da queste premesse si è deciso di concentrare il lavoro registico sugli attori, sulla capacità di raccontare e sulle relazioni che si stabiliscono tra autore, attore e spettatore, un triangolo comunicativo che pone l’accento alle domande che pone il testo e sulle immagini emotive che le parole ricreano. Un nucleo tematico che rischia di perdere valore – e la sua centralità – quando l’attenzione viene focalizzata sulla spettacolarizzazione della rappresentazione teatrale, con il rischio progressivo di perdere l’attitudine alla riflessione da parte dello spettatore.
Sabato 10 DICEMBRE ore 21:15 Domenica 11 DICEMBRE or3 16:30
Con Gabriela Corini e Roberto Zorzut
Regia G.Corini e R.Zorzut
Luci Zot
Seven Cults produzioni
Ceneri alle ceneri è la penultima prova drammaturgica di Harold Pinter, autore inglese insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2005 e scomparso nel 2008. L’azione si svolge tutta in una stanza e ne veniamo proiettatati quando è già in pieno svolgimento: Devlin e Rebecca, forse amanti, forse marito e moglie, forse carnefice e vittima, stanno parlando tra loro di un vecchio amante di lei. Le pressanti domande dell’uomo in un primo momento sembrano raffigurare soltanto una scena di gelosia, ma man mano che il dialogo procede il pubblico prende coscienza che c’è qualcosa di più sottile ed insidioso in quelle parole, qualcosa che si insinua nei silenzi, nelle frasi non finite e negli improvvisi cambi di discorso. Chi erano quelle madri a cui venivano strappati i bambini dalle braccia alla stazione? Tra mezze confessioni e profondi silenzi, lo spettatore non verrà a sapere con certezza quale mostro abiti i ricordi di Rebecca, ma gli torneranno alla mente immagini di orrori e tragedie storiche (l’olocausto?). Il dramma si chiude, come è nello stile di Pinter, senza risolvere i veri rapporti tra i personaggi, in un crescendo di pathos che ci lascia disturbatamente incantati.
In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS, indetta ogni anno il 1º dicembre e dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV, proponiamo uno spettacolo dove un attore si cimenta nel raccontare storie di mondi diversi attraverso vari monologhi e canzoni.
PRIMA NAZIONALE - Con Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti. Regia di Alessandro Maggi - In un ambiente scenografico senza stabili appoggi, metafora del mondo fuori, la vicenda segue il suo corso, in un’incessabile ed egoistica rincorsa che porta in superficie un microcosmo di esseri umani che, mentre un tempo si davano, in quanto tali, reciproco sostegno, si mostrano ora trasformati nell’homo homini lupus spietato e incline a competere con i propri simili, anche a costo di sopprimerlo o tacitarlo per sempre come se nulla fosse.
PRIMA NAZIONALE - Regia di Fabrizio Checcacci. Con Elena Talenti e Roberto Rossetti Pianoforte Massimiliano Grazzini - Uno spettacolo che commuove e diverte, come la vita. Interamente cantato e suonato dal vivo, con Elena Talenti (Sister Act in Italia e Spagna, Rent) e Roberto Rossetti (La Bella e la Bestia, Salvatore Giuliano, Edda, Kinky Boots) nei ruoli di Kate e Jamie, accompagnati da Massimiliano Grazzini (Mamma Mia, Jesus Christ Superstar) e diretti da Fabrizio Checcacci (Rent, Murder Ballad).
con Andrea Kaemmerle e Roberto Cecchetti al violino - Lo spettacolo si ispira al racconto “Il violino di Rothschilld” di Cechov ed è, in generale, dedicata a tutte le produzioni minori dei grandi scrittori
con Marco Baliani - Comunemente considerato uno degli spettacoli che hanno dato il via al cosiddetto teatro di narrazione, lo spettacolo prevede un attore solo seduto su una sedia (unico elemento scenografico), intento a raccontare. Messo in scena per la prima volta nel 1990, Kohlhaas è diventato presto un vero e proprio cavallo di battaglia di Baliani, che lo ha rappresentato oltre un migliaio di volte.
con Roberto Ciufoli, Simone Colombari e Max Paiella - Roberto Ciufoli, Simone Colombari e Max Paiella, propongono una riscrittura del poema omerico, un’occasione irrinunciabile per un’approfondita analisi comica e musicale.
con Serra Yilmaz - La scrittura della Yourcenar, ricchissima ed elegante, regala un’aura da favola alle narrazioni proposte che brillano in una luce senza tempo e che ben si addicono ad una lettrice di eccezione, cosmopolita e appassionata come Serra Yilmaz. - Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
di e con Sandro Querci e con Silvia Querci, Cammila Gai, Elena Talenti - Revival è riproporre e riportare in auge sul palco – filtrati attraverso la sensibilità del regista e autore Sandro Querci – musiche, brani italiani ed internazionali che hanno incantato il pubblico, prosa comica e drammatica, eleganza, gusti, tendenze, appartenenti ad un recente passato.
con Ettore Bassi , dall’omonimo romanzo di Roberto Vecchioni - Ettore Bassi è il protagonista di questo particolare racconto, parole febbrili e piene d’amore, pronunciate da un padre al proprio figlio - Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
PRIMA NAZIONALE - Con Roberto Salemi, Niccolò Curradi, Roberto Caccavo, Federica Lea Cavallaro. Regia di Roberto Salemi. - L’opera di McDonagh è un testo in cui si materializzano, sotto una tagliente e irresistibile comicità, le ossessioni, le fughe, l’incapacità di esprimere i propri sentimenti, le violenze fisiche e psicologiche, la rabbia, l’impotenza e lo sconforto che attanagliano l'uomo moderno in questo nostro “Occidente” che ci rende sempre meno capaci di condividere le nostre esistenze con quelle altrui e sempre più “solitari”.
Con Lucia Mascino. “L’unica gioia al mondo è cominciare.” (Cesare Pavese) Smarrimento è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare. Di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. - Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
L’autore, regista e interprete Mario Perrotta così descrive lo spettacolo: «Indago le opere di Calvino e, intanto, ho in mente una parola fragile: libertà. Un omaggio personalissimo a un autore che ha saputo modellare, e fortemente, la mia visione delle cose del mondo. Una riflessione sulla libertà.» - Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
"Insania" è uno spettacolo teatrale moderno che utilizza vecchi e nuovi sistemi di rappresentazione, dal coro greco, all'improvvisazione corporea, alla danza al canto ed alla musica con al suo interno brani editi e accompagnamenti musicali dal forte impatto emozionale.
Di e con Paolo Cioni. “Il figlio riuscito” è la storia di un uomo che va a rinnovare la carta d’identità in Comune e ne esce trasformato, come gli eroi dei miti. Paolo Cioni affida alle parole del suo alter ego una confessione, una cerimonia voo doo, la battaglia contro il vuoto che sempre lascia chi se ne va.
Ceneri alle ceneri è la penultima prova drammaturgica di Harold Pinter, autore inglese insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2005 e scomparso nel 2008
Il teatro per tutta la famiglia. 10 Domeniche al teatro Manzoni
Alla stagione di prosa principale si affiancherà una corposa stagione di teatro ragazzi.
La scorsa stagione ha ricevuto molti apprezzamenti e abbiamo deciso di integrarla con ben dieci domeniche dedicate al teatro per famiglie, più gli spettacoli natalizi. Inizieremo il 06-11 con ‘Zuppa di sasso’ di Teatrolà, già partner principale della stagione ragazzi 2021-22, e proseguiremo con proposte anche di altre produzioni come Dance Performance, Teatro delle Commedie e Teatro Instabile fino al 7 MAGGIO 2023.
Il calendario completo della stagione ragazzi:
6/11/2022
La zuppa di sasso
Teatrolà
4/12/2022
Bastoncino
Teatrolà
18/12/2022
Rudolph
Teatrolà
6/01/ 20223
SPETTACOLO DI BEFANA
Teatrolà e Macchina del suono
22/01/2023
Sedna la donna del mare
Teatrolà
12/02/2023
Renata Show
Teatrolà
26/02/2023
Don Chisciotte
Teatrolà
12/03/2023
Pinocchio
Dance Performance
26/03/2023
Gli occhi di un bambino
Bottega In Stabile
16/04/2023
La Gabbianella e il gatto
Dance Performance
30/04/2023
Sussi e Biribissi
Teatro Cestello eTeatrolà
7/05/2023
Cipollina
Dance Performance
Inizio spettacoli ore 16:30, apertura della biglietteria ore 15:30
“Il figlio riuscito” è la storia di un uomo che va a rinnovare la carta d’identità in Comune e ne esce trasformato, come gli eroi dei miti. Ma qui siamo a Pisa. Quindi possiamo dire che “Il figlio riuscito” è soprattutto il racconto dolce e un po’ spietato di un figlio qualsiasi che vive la sua personale catarsi esistenziale in seno alla propria famiglia. Lo spettacolo è anche il tentativo di rispondere a una curiosità quasi antropologica: quando in una famiglia si insinua lo spettro della malattia dal nome più spigoloso ed evocativo di sventura dei nostri tempi, l’Alzheimer, cosa accade in chi ne viene travolto? Nel nostro caso ogni punto di riferimento sembra dissolversi e ciascuno mette in pratica le proprie personali strategie di sopravvivenza, la realtà che era così familiare si deforma prendendo una piega surreale e grottesca, in cui il protagonista si muove cercando goffamente un equilibrio. Paolo Cioni affida alle parole del suo alter ego una confessione, una cerimonia voo doo, la battaglia contro il vuoto che sempre lascia chi se ne va.
Le malattie mentali e i disturbi psichici storicamente sono state considerate con pregiudizio dalla realtà popolare. Le malattie mentali, ad oggi, ancora non ricevono l’attenzione da parte dell’opinione pubblica, nel mondo del lavoro e all’interno della famiglia. “Insania” è uno spettacolo teatrale moderno che utilizza vecchi e nuovi sistemi di rappresentazione, dal coro greco, all’improvvisazione corporea, alla danza al canto ed alla musica con al suo interno brani editi e accompagnamenti musicali dal forte impatto emozionale. L’intero spazio scenico proietterà i presenti in un quadro disturbante, riflessivo ed energico, permettendo al pubblico di rendersi più consapevole su queste tematiche.
scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta e da altri interpreti virtuali
produzione Permar
Spettacolo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
In occasione del centesimo anniversario dalla nascita di Italo Calvino, uno spettacolo che viaggia all’interno delle opere e della vita di uno tra i più grandi intellettuali italiani, concentrandosi intorno al tema della libertà. L’autore, regista e interprete Mario Perrotta così descrive lo spettacolo: «Indago le opere di Calvino e, intanto, ho in mente una parola fragile: libertà. Un omaggio personalissimo a un autore che ha saputo modellare, e fortemente, la mia visione delle cose del mondo. Una riflessione sulla libertà.»
Libertà è una parola che segna con forza la nostra contemporaneità, soprattutto dopo che la pandemia ancora in corso ci ha ricordato drammaticamente il senso delle parole segregazione, isolamento, costrizione, solitudine. Oggi, ognuno di noi vorrebbe essere “libero”. Libero di fare, libero di muoversi, di autodeterminarsi, di abbracciare, di incontrare, di dire la propria sui social, di esprimere se stesso senza se e senza ma. E allora è il momento di riparlare di libertà, di riflettere su quel passaggio delicato e fondamentale in cui la “mia” libertà diventa la “nostra” libertà, per provare a rintracciare un nuovo significato condiviso che ci riposizioni, tutti, uno accanto all’altro e non più uno di fronte all’altro o, ancor peggio, uno contro l’altro.
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