Questo spettacolo nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi
Il nuovo di Oscar De Summa spettacolo indaga il valore della vita e il mistero dell’esistenza umana, utilizzando la scienza come strumento per esplorare i concetti di connessione e destino.
Anna Karenina ci interroga sul mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario.
Un monologo a metà tra la commedia e il dramma dove, oltre allo scrittore cinico e salottiero, viene messo in scena anche l'uomo con tutte le sue fragilità.
Una voce femminile e una maschile, un Coro e un Corifeo, pongono pubblicamente i problemi del lavoro, dei contratti a progetto, dei master a pagamento, delle ingiustizie sociali
Chi è questa donna? Qual è la sua storia? Cosa si nasconde dietro la maschera di donna perfetta? E può questa donna, uscita da un’epoca che sembra non appartenerci più, parlare alle donne di tutti i tempi?
“Il Condor” è un testo sul ciclismo, vissuto dal gregario. Il gregario, in gergo sportivo, è quello addetto all’aiuto del Capitano. Deve soccorrerlo nei momenti di crisi, tirargli la volata. In poche parole deve immolarsi per la gloria di un altro
Nel suo ultimo libro, la penna sublime e ironica di Curzio Maltese ci conduce in una cavalcata attraverso gli ultimi sessant'anni del nostro Paese, con lo stile unico che moltissimi lettori hanno imparato a conoscere e amare, cercando i suoi editoriali come una bussola preziosa per orientarsi nella magmatica vita politica italiana e non solo.
Dedicato alle scritture di Roberto Calasso di e con Marco Baliani regia Maria Maglietta organizzazione e promozione Ilenia Carrone
Produzione Casa degli Alfieri
Come Ismaele nell’incipit del Moby Dick di Melville, quando l’orizzonte si incupisce e la percezione del mondo mi si offusca, è tempo di salpare, di uscire dalla gabbia dei giorni per aprirsi verso l’ignoto.
E se il mare oceano non è lì a portata di corpo, le pagine di Roberto Calasso mi faranno viaggiare lo stesso, salpando in altri lidi.
Questo spettacolo nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi. Ma l’oralità del mio narrare non si esaurisce nell’offrire la visione o meglio l’ascolto di quei territori numinosi e misteriosi. Ognuno di quei miti racchiude altre strade, un susseguirsi di rimandi, di crocicchio in crocicchio, verso altre mappe immaginative, mappe che si possono percorrere.
Ognuna di quelle strade illumina anche esperienze del mio vivere, i crocicchi della mia esistenza, quelle “linee d’ombra” che segnano i passaggi generazionali. Così il racconto apre a pensieri imprevisti, a sorprese della percezione, che riguardano il nostro presente, che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, a incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti. Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere. Marco Baliani
RASSEGNA DI TEATRO CONTEMPORANEO – QUARTA EDIZIONE
In contemporanea con la stagione teatrale, il Teatro Manzoni di Calenzano porta avanti la sua attività teatrale con una rassegna di cinque spettacoli dedicati alla nuova drammaturgia: un teatro rivolto ad un pubblico giovane, ma non solo, in cui viene dato ampio spazio a temi e linguaggi innovativi, vicini alle nuove generazioni.
Mercoledì 11 dicembre 2024 ore 21,15
STORIA DI UN INVERNO CHE NON VOLEVA FINIRE
con Camilla Diana, Luca Pedron e Francesco Merciai Adattamento Luca Pedron e Francesco Merciai Regia Luca Pedron
Produzione La Macchina del Suono Realizzato per il Teatro Comunale Garibaldi – Città di Figline e Incisa Valdarno
È uno spettacolo che racconta una favola “nera”. Febbraio, antagonista nonché protagonista, scatena su un piccolo paesino un inverno eterno, che non vuole passare, facendo scomparire la luce, rapendo i bambini, e costringendo tutte le anime tranquille di quella comunità ad insorgere e ribellarsi.
È un testo che ci parla su più piani; di solitudine, di sogni e resilienza. Credo sia importante “portare la guerra” anche in teatro, per darle uno spazio in cui sappiamo per certo che almeno lì avrà un lieto fine, ma soprattutto per scoprire che, come in tutti i conflitti, essa è specialmente dentro di noi.
di Marta Bevilacqua con Giorgio Canali, Elio D’Alessandro, Marta Bevilacqua direzione musicale Giorgio Canali regia Francesca Cassottana
produzione Settembre Teatro
“I resti di quello che fu” è un concerto teatrale. I testi sono accompagnati da musiche e canzoni di Giorgio Canali. Il filo conduttore è il tema del conflitto tra individuo e potere, sviscerato e attraverso monologhi e attraverso dialoghi. Sono voci che emergono dall’ombra, uno squarcio sulla loro quotidianità. Esistenze incomplete, a tratti rarefatte, che hanno in comune la difficoltà di accettare il presente, i dubbi sulle scelte fatte, e le paure. E infine la delusione, intima, per non essere stati in grado di portare avanti gli ideali di quando avevano vent’anni, di quando andarono a Genova, per un altro mondo possibile. Un pensiero fisso, un fantasma, l’ossessione di non riuscire a perdonarsi, l’inadeguatezza, il senso di colpa e una domanda, un brusio costante: “Da che parte sto?”.
Di Svein Tindberg Con Stefano Sabelli Regia e traduzione Gianluca Iumiento Adattamento Stefano Sabelli musiche dal vivo Marco Molino, Manuel Petti, Daniele Giardina proiezioni e immagini Kezia Terracciano luci Pietro Sperduti direzione tecnica e organizzazione Eva Sabelli
produzione Teatro del Loto / Teatrimolisani
Figli di Abramo di Svein Tindberg è in Norveglia un blockbuster del Teatro di narrazione.
Arricchendolo di esperienze personali, Stefano Sabelli ne fa un racconto colto, divertente, più intimo, seducente e mediterraneo dell’originale: dà vita al diario di viaggio di un attore che da Gerusalemme si mette alla ricerca dell’Abramo perduto.
Affabulazione, ironia, riferimenti all’attualità sono le chiavi per far rivivere storia, mito e leggenda del primo credente monoteista dell’umanità: da 4 millenni riferimento di fede per miliardi di persone sulla Terra. Profeta condiviso da ebrei, cristiani e musulmani, Abramo è stato un innovatore che da Ur dei Caldei in Mesopotamia, dov’è nato, si oppose all’idolatria dei suoi tempi per credere in un unico e solo Dio Creatore. Ribelle ai facili idoli, diventa il primo esule braccato dell’umanità, in perenne peregrinare – fra Egitto, Cisgiordania, Penisola arabica, Mar Rosso – alla ricerca della Terra Promessa.
Venerdì 7 marzo 2025 ore 21,15 Sabato 8 marzo 2025 ore 21,15
BITCH BOXER
di Charlotte Josephine con Viola Picchi Marchi traduzione adattamento e regia Lorenzo Degl’Innocenti
produzione La Macchina del Suono
Londra, 2012. Per la prima volta, le donne hanno l’opportunità di combattere sul ring delle Olimpiadi di pugilato. Chloe Jackson è una giovane pugile che si allena duramente sotto la guida di suo padre, con l’obiettivo di raggiungere i Giochi e trasformare la sua vita. Tuttavia, la morte improvvisa del padre la costringe ad affrontare da sola un percorso difficile, cercando di trovare il suo posto in un mondo in cui non si sente a suo agio. L’autrice Charlotte Josephine, attraverso questo testo e i personaggi che ruotano intorno alla protagonista, esplora il tema della forza interiore e della vulnerabilità, e la possibilità di abbassare le difese con chi amiamo.
La storia si concentra sul rapporto tra una giovane donna che si qualifica per le Olimpiadi del 2012 e il ricordo di suo padre defunto. Ma se il match finale non fosse solo il mezzo per arrivare ai Giochi, ma un modo per ritrovare sé stessa?
scritto da Iulia Bonagura interpretato da Emanuele Baroni e Iulia Bonagura voce off di Filippo Gili diretto da Emanuele Baroni
Spettacolo vincitore del Fringe Festival 2024
Martina è sulla riva, è una bambina. Ha un costume intero da piscina e la maschera che le mantiene sui capelli bagnati. Siede sulla sabbia a gambe incrociate, ha uno stecchetto in mano e tocca la cupola di una medusa morta. Valentino, anche lui bambino, le si avvicina. Ha i pantaloncini a pinocchietto e uno zainetto. I due si incontrano, per la prima volta, a dieci anni, l’ultimo giorno d’estate, su una spiaggia del litorale laziale, e l’ultima volta a diciannove, sempre su quella spiaggia…
Integrata alla rassegna saranno proposti una serie di Laboratori/Incontri sul ruolo dell’attore tenuti dagli stessi protagonisti della rassegna e da professionisti del settore. I laboratori sono rivolti ad allievi attori/attrici e professionisti e professioniste
musiche di Gianluca Casadei voce Agata Celestini immagini dipinte Franco Biagioni suono Andrea Pesce luci Filip Marocchi organizzazione Sara Severoni produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma, Teatro Carcano commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023 distribuzione Mismaonda
Uno spettacolo programmato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
in occasione dell’ottavo centenario del presepe di Francesco a Greccio, 1223 – 2023.
Contributi allo Spettacolo dal Vivo per l’annualità 2023 della Regione Lazio Sostegno del Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Spettacolo, per Progetto Speciale Teatro
Francesco si chiama Giovanni.
Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate. Così lo chiamano “francesco”, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca. Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera. Quando esce dal carcere deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra. Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?
“Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare. Quante sono le stelle nel cielo? Comincia a contarle. Una, due, tre. Arrivi a cento, centocinquanta. Poi perdi il conto. Non si possono contare perché sono tante e stanno tutte sparpagliate”.
I PERSONAGGI
Il personaggio-narratore dello spettacolo entra in scena pronunciando queste parole. Cosa sono le stelle per lui? Sono la scienza e la conoscenza dell’universo? La fede? La fascinazione per la natura? O l’intuizione di un giullare, così si definiva Francesco, che ha cantato tutte le creature dal sole all’acqua, dalla cicala alla sorella morte corporale? Ma dov’è che cerca i suoi personaggi? Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. La Signora delle Slot, rumena arrivata in Italia come prostituta che s’è ricomprata la propria libertà. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar. Nella bellissima pagina del “Sacro patto con Madonna Povertà”, alla richiesta della bella dama di avere un coltello per il pranzo i frati rispondono: «Non abbiamo il fabbro che ci faccia spade». Perché Francesco non sceglie di essere soltanto povero, ma servo dei poveri sapendo che i poveri non cercano servi, ma fratelli. Frati insomma. E poi perché Francesco nasce, vive e muore in un tempo di guerre sante che non finiscono mai. I preti chiedevano l’obolo per la guerra alla fine della messa. Invece Francesco se ne va in Terra Santa a parlare coi crociati che non lo ascoltano. Poi parla coi musulmani. Lo ascoltano un po’ di più. Stupiti di un cristiano che arriva senza armi e cavallo, senza nemmeno le scarpe. E quando Francesco tornerà nella sua terra scriverà nella regola per i suoi frati che bisogna servire tutte le creature. Anche i musulmani. Chiederà a un frate che canti ogni sera dalla torre campanaria come ha imparato dai muezzin.
Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare. E poi ci sono quelle che non riesci a vedere. Quelle non le puoi contare. Per quelle ci vuole il cannocchiale. Allora le stelle nel cielo sono ancora di più. Così tante che non si possono contare e neanche vedere tutte quante.
GRECCIO
Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri. Celestini sta incontrando gli abitanti di Greccio e delle sue frazioni, per raccogliere storie di vita. Un po’ registra e trascrive, un po’ tiene un diario. Perché? Perché dalla trascrizione delle interviste e dalla memoria possiamo trovare una qualità che serve a scrivere un testo che abbia il calore della biografia.
6 Gennaio 2024 ore21.15 7 gennaio 2024 ore 16.30 e 21.15
Con Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti
Regia di Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti
“The Complete Works of William Shakespeare (Abridged)” , noto anche come: “The Compleat Wrks of Wllm Shkspr (Abridged)”, tradotto in italiano come: “Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti (in versione abbreviata)”, è una commedia scritta da Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield.
Dopo aver debuttato all’Edinburgh Festival Fringe nel 1987 è stata replicata al Criterion Theatre di Londra per nove anni, diventando uno degli spettacoli più conosciuti al mondo. Una parodia di tutte le opere di William Shakespeare eseguita in forma comicamente abbreviata da tre attori, usando le più svariate tecniche interpretative. Veloce, spiritoso e fisico, è pieno di risate per gli amanti e soprattutto per gli odiatori di Shakespeare. Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in 90 minuti? O raccontare l’‘Amleto’ in 43’’?
La ‘Bignami Shakespeare Company’ è composta da Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti (In ordine rigorosamente di età), che dopo tanti anni di amicizia si sono ritrovati ed hanno deciso di unire le loro esperienze nel campo della prosa, musica e commedia dell’arte, e darsi al Bardo!
Già portato in scena da Zuzzurro e Gaspare con la regia di Alessandro Benvenuti dal 2013 al 2015 col titolo “Tutto Shakespeare in 90 minuti”, la versione de La Macchina del Suono con la regia dei tre attori in scena, si rifà maggiormente alla versione originale spingendo al massimo sulla comicità fisica irriverente e travolgente del testo inglese, derivante da un approccio scenico che deve molto alla commedia dell’arte.
Si, perché portare in scena le opere complete di Shakespeare in 90 minuti è una sfida teatrale, un’immersione leggera e stravagante nel mondo shakespeariano, un omaggio divertito e divertente al grande drammaturgo. La potenza e la poesia dei suoi versi vengono prevedibilmente meno ma lo scopo, in fondo, non è altro che divertire il pubblico, incuriosirlo e svelare il lato comico che si cela anche nelle tragedie più cupe.
con Alida Sacoor, Andrea Bizzarri, Giuseppe Abramo, Matteo Montaperto scritto e diretto da Andrea Bizzarri scene di Sandro Ippolito costumi di Claudia Marino una co-produzione Readarto S.r.l. e Centro Teatrale Artigiano
Dopo il successo dello scorso anno, replichiamo la formula del Capodanno con brindisi a Teatro proponendo una divertentissima commedia degli equivoci, “Mi è scappato il morto” di Andrea Bizzarri. In un appartamento, meta gettonata di incontro galanti, Nico, il proprietario, sta illustrando all’uomo che di lì a poco dovrà incontrarsi con la fascinosa Emilie, gli spazi e le particolarità della loro alcova d’amore. Il tour sembra essersi quasi concluso, quando Nico si accorge che non c’è più nessuno a seguirlo. Ripercorre i suoi passi e fa una scoperta che non avrebbe mai voluto fare: l’uomo è a terra, apparentemente morto! Non fa in tempo a chiamare il suo amico Boris per chiedere aiuto che, proprio in quell’istante, suonano alla porta: è Emilie, pronta per le sue quarantotto ore di fuoco.
Una commedia brillante, dai ritmi serratissimi, con equivoci e gag a non finire, sulle orme di un morto che potrebbe scappare da un momento all’altro.
Il 31 dicembre lo spettacolo inizia alle ore 22 e nel prezzo del biglietto è compreso dolce e brindisi per la mezzanotte.
con Carlo De Leonardo e Maurizio Lupinelli Regia Maurizio Lupinelli
Costumi Elisa Pol Organizzazione Ilenia Carrone Logistica Eleonora Cavallo
produzione Nerval Teatro Con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura (bando Accessibilità)
Uno spettacolo programmato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
I personaggi di Beckett rappresentano dei simboli originari che costituiscono una messa in contatto profonda con alcuni temi che riguardano la condizione dell’essere umano o ancor meglio dell’esperimento umano quali il tempo, il silenzio, la morte, l’ineluttabilità della vita e lo scorrere predestinato dei giorni. La parola nei testi di Beckett è quindi una parola in lotta che ci affianca e ci sostiene nell’aprire gli occhi verso la condizione della nostra natura di esseri umani, e ci offre sostegno e sostanziale aiuto contro i fallimenti, i rischi e le fragilità del vivere.
La Buca rappresenta l’avvio di una progettualità teatrale che ha come protagonista Carlo De Leonardo, attore diversamente abile ravennate, che in coppia con Maurizio Lupinelli ci restituirà l’essenza stralunata e surreale dei personaggi di Samuel Beckett.
Raccogliendo spunti da opere quali Aspettando Godot, Finale di partita, Giorni felici e L’ultimo nastro di Krapp, lo spettatore sarà testimone di un gioco teatrale che vive a metà tra improvvisazione, spontaneità, ma anche una sempre crescente consapevolezza scenica che si traduce in una potenza evocativa che sprigiona dagli attori in scena.
Domenica 17 marzo ore 21,15
GRAMSCIC
di e con Daniele Marmi, Guglielmo Favilla, Paolo Cioni consulenza artistica Silvio Peroni scenografia Claudia Castriotta tecnico audio e luci Emilio Bucci produzione La Filostoccola
I tre volti noti della fortunata serie tv di Sky “I delitti del Barlume”, diretti dal regista Silvio Peroni, si cimentano in un testo contemporaneo e irriverente che porta la loro stessa firma, dando vita a uno spettacolo dai ritmi comici serrati, liberamente ispirato a “Iwona, principessa di Borgogna”. La storia portata in scena da Marmi, Favilla e Cioni si svolge durante una festa alla quale prendono parte i tre amici protagonisti: uno di loro si innamora a prima vista di una ragazza, Iwona. Ma questa si rivela essere nient’altro che un busto di Antonio Gramsci che i tre amici trovano nel giardino della villa in cui si sta tenendo la festa. Un inconveniente da cui nascono, a cascate, incomprensioni, intrecci di situazioni paradossali e grottesche, dialoghi vivaci e malintesi che rendono la vicenda surreale e, allo stesso tempo, esilarante. Gli attori daranno prova della loro versatilità interpretando undici personaggi diversi.
Domenica 7 aprile ore 21,15
NOI SOLI
di Marco Vichi diretto e interpretato da Lorenzo Degl’Innocenti NUOVA PRODUZIONE – PRIMA NAZIONALE La Macchina Del Suono
Due monologhi per due differenti disagi esistenziali, scritti da Marco Vichi originariamente per Franco di Francescantonio: Oberto e le sue nevrosi dovute all’organizzazione di una cena per dodici amici, e la vicina di casa Maria nel suo ruolo di figlia, madre e donna arrabbiata con il mondo. Oberto ricorda il proprio passato di bambino solitario; emerge ingombrante la figura della madre autoritaria, capace di imporgli il totale assoggettamento. Maria racconta la propria vita di ragazza di campagna, che l’inurbamento ha trasformato in crudele sfruttatrice di malcapitati. La sua rabbia si sfoga tra riflessioni rancorose sul rapporto con la madre, e la lettura nervosa di una lettera del figlio.
Integrata alla rassegna saranno proposti una serie di Laboratori/Incontri sul ruolo dell’attore tenuti dagli stessi protagonisti della rassegna e da professionisti del settore. I laboratori sono rivolti ad allievi attori/attrici e professionisti e professioniste
Spettacoli dedicati a tutti i cicli scolastici, dalle primarie alle superiori
Oltre alla stagione di prosa principale e di teatro ragazzi, sarà offerta agli istituti scolastici una rassegna di spettacoli matinée.
Tutti gli spettacoli proposti hanno una attinenza profonda con le tematiche che vengono affrontate, sia in campo didattico che evolutivo, durante il ciclo scolastico di riferimento. Il duplice obiettivo è di ampliare la proposta didattica affrontando temi curricolari con strumenti comunicativi diversi (prosa, musica, linguaggio corporeo) e contemporanemente avvicinare i bambini/ragazzi al teatro come forma di crescita culturale e intrattenimento.
Il luogo Teatro diventa quindi una sede dove si apprende e ci si diverte al contempo.
Il calendario è aperto e verrà concordato con gli istituti, a capienza minima raggiunta.
Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattarci al 347 3214197 o tramite il form di contatti sul sito alla pagina Contatti
La proposta completa della rassegna di matinée scolastiche:
LOLA E LA BAND DEL BOSCO
ADATTO A: INFANZIA E PRIMARIE
Disponibilità: tutta la stagione Durata: 50 Minuti, atto unico Tipologia: musica e voce narrante, canzoni con musica dal vivo Sede spettacolo: Teatro e istituto scolastico
Cosa accadrà nel bosco musicale di Fanta Musica?
Un racconto ricco di animali, personaggi fantasiosi e musica dal vivo dedicato ai più piccoli che saranno coinvolti attivamente in questa “lezione/spettacolo” mettendoli nelle condizioni di utilizzare la voce il corpo e la parola in totale sicurezza, divertendosi sperimentando e acquisendo in poco tempo nuove abilità.
Il repertorio musicale e le storie narrate sono tratte dal repertorio della canzonetta sincopata degli anni Trenta e Quaranta con un’attenzione particolare al “filone animalista”, a tutti quei brani – firmati dalle migliori penne della musica del tempo – che avevano per protagonisti gli animali.
Una simpatica lezione di storia della musica, a misura di bambino, arricchita da una selezione di divertenti canzoni (Il pinguino innamorato, il gatto in cantina, La canzone delle mosche, Maramao perché sei morto e molte altre) rigorosamente cantate e suonate dal vivo.
Il racconto è stato ideato per essere fruibile anche dai piccoli della scuola primaria, ed è realizzabile anche negli spazi degli istituti scolastici, non perdendo molto dell’allestimento teatrale.
Lola e la Band del bosco Voce: Francesca Nerozzi Violoncello: Novella Curvietto Chitarre: Cosimo Zannelli
L’ORCO CON LE PENNE
ADATTO A: INFANZIA E PRIMARIE
Disponibilità: tutta la stagione Durata: 50 Minuti, atto unico Tipologia: Prosa, teatro di figura e teatro fisico Sede spettacolo: Teatro e istituto scolastico
“Tratto da ”L’orco con le penne” di Italo Calvino, lo spettacolo racconta di un re malato che ha bisogno di una penna dell’orco per guarire. L’unico che si offre volontario è un suo sottoposto che incontrerà tanti personaggi nel suo viaggio verso la tana dell’orco. Ma una volta giunto riuscirà a prendere il prezioso rimedio per il suo Re? Lo spettacolo, ideato e interpretato da Bernard Vandal e Alessandro Grisolini, mette in scena il racconto di Calvino utilizzando le tecniche consolidate di Teatrolà, il teatro di figura e il teatro fisico. Unendo la consueta ironia della penna del grande autore di “Marcovaldo“ e della “Trilogia degli antenati” con la straripante fisicità dei due interpreti, “L’orco con le penne“ è un grande viaggio dal sapore delle favole antiche e di tradizione, con l’aroma del linguaggio moderno dell’autore e l’odore del cartone, del legno e dei costumi fabbricati da Bernard Vandal, attore/artigiano canadese che parla perfettamente il linguaggio dei bambini. Adatto per gli alunni delle primarie, è molto divertente anche per i ragazzi più grandi e gli accompagnatori. Tutte le figure di cartone decorato, le scene a teatrino e i costumi sono realizzati a mano e perfettamente integrati nella narrazione
L’Orco con le penne da Italo Calvino Adattamento di Bernard Vandal e Alessandro Grisolini cast e regia: Bernard Vandal e Alessandro Grisolini
In coproduzione con Teatrolà
DON
ADATTO A: PRIMARIE
Disponibilità: tutta la stagione Durata: 60 Minuti, atto unico Tipologia: Prosa Sede spettacolo: Teatro e istituto scolastico
Le vita di Don Lorenzo Milani dalla sua partenza da Calenzano, il suo arrivo a Barbiana e la rivoluzione didattica che porta alla Lettera ad una Professoressa. Con attori e oggetti animati come la radio, il giradischi, il giornale, i libri manipolati da un attore marionettista. Gli studenti saranno coinvolti nello spettacolo diventando gli alunni di Don Milani e sperimentando il suo metodo di apprendimento. Per celebrare i cento anni dalla nascita di una delle personalità più importanti della pedagogia e della società toscana, la Macchina del Suono propone uno spettacolo per avvicinare i bambini alla figura Don Lorenzo Milani
DON Testo di Bernard Vandal e Alessandro Grisolini cast e regia: Bernard Vandal e Alessandro Grisolini
In coproduzione con Teatrolà
LE COSMICHE COMICHE
ADATTO A: PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO LIVELLO
Disponibilità: tutta la stagione Durata: 50 Minuti, atto unico Tipologia: Teatro fisico, clownerie, prosa e voce narrante Sede spettacolo: Teatro
“Tratto da ”Le cosmicomiche” di Italo Calvino, lo spettacolo riporta in forma teatrale alcuni dei racconti che compongono la raccolta LE COSMICOMICHE, un vero e proprio trattato scientifico in chiave fantastica, comica e surreale. Il vecchio Qwfwq spiegherà ai ragazzi la genesi del mondo, l’allontanamento dei pianeti, la formazione della crosta terrestre e lo farà come mai nessun libro riuscirà a fare. Gli spettatori diventeranno protagonisti delle storie, delle formule, degli eventi astronomici che hanno formato questo nostro meraviglioso e imperfetto mondo. Il metodo narrativo mescola abilmente il linguaggio del teatro fisico e della clownerie, con tre attori esperti che utilizzano il non verbale per dare vita a tutte le strane creature dei personaggi delle Cosmicomiche. Questo approccio rende fruibile e divertentre i racconti di Calvino sia per le classi primarie che secondarie di primo livello, che colgono sfumature diverse nei vari linguaggi, sostenuti nella narrazione dalla voce fuori campo di Lorenzo Degl’Innocenti e da alcune parti in prosa dei tre interpreti. Uno spettacolo divertente e coinvolgente dai 10 ai 14 anni
Cosmiche Comiche da Italo Calvino Adattamento e regia: Lorenzo Degl’Innocenti cast: Laura Pistolesi, Andrea Fantauzzi e Stefano BocciolinI
IL RACCONTO DEL FURIOSO ORLANDO
ADATTO A: SECONDARIE DI PRIMO LIVELLO
Disponibilità: tutta la stagione Durata: 60 Minuti, atto unico Tipologia: Prosa Sede spettacolo: Teatro
Dalla rilettura di Andrea Mugnai Partendo dalla riscrittura dell’ Orlando furioso di Andrea Mugnai, docente di storia e materie letterarie, nasce questa riduzione teatrale a due voci per raccontare, dopo più di cinquecento anni dalla prima pubblicazione del capolavoro di Ludovico Ariosto, “ le donne, i cavalier, le armi e gli amori”. In questo spettacolo il testo originale, insieme alla rilettura di Mugnai passando per la celebre versione di Italo Calvino diventa materia viva in scena raccontata con la voce, il corpo, la musica e le immagini, una miscela di linguaggi per avvicinare questo classico della letteratura italiana ad un pubblico di oggi; per “sentire” con Orlando, Angelica, Rinaldo e gli altri personaggi, il desiderio, la rabbia, la paura, il coraggio, l’amore, la speranza, la gioia e la vergogna. Sentimenti ed emozioni che da sempre ci rendono umani.
Il racconto del FURIOSO ORLANDO
da Ludovico Ariosto Adattamento e regia: Roberto Andrioli cast: Virginia Billi e Leonardo Pesucci
Inizio spettacoli ore 10:30, apertura della biglietteria ore 9:30 (ORARIO DEFINITIVO DA CONCORDARE CON GLI ISTITUTI)
Confuso da Confucio? Vorresti che Dante fosse più veloce? Che Zarathustra parlasse chiaro una volta per tutte? Quindi preparati a goderti un oltraggioso assalto alla grande letteratura con oltre novanta dei più grandi capolavori mai scritti sul pianeta Terra, raccontati in 90 minuti. Tre attori impegnati in un corso intensivo di letteratura, dall’Iliade a Harry Potter, oltre a tutto il resto che avresti davvero voluto e che, dopo questo spettacolo non avrai più il coraggio di leggere.
Un gioco allegro e sarcastico sulla provincia italiana e sull'essere padri con in cuore l'incertezza di un secolo imbarazzante e in pancia il sentimento di essere imbattibili come l'uomo Tigre.
Uno spettacolo che parla di identità ma che vuole affrontate ogni tipo di discriminazione, una tematica quanto mai attuale trattata con delicatezza attraverso i racconti di Vincenzo che grazie alla nonna troverà la forza di fare il suo percorso di transizione per essere Innocenza Rosa.
La prima indagine di Montalbano di Andrea Camilleri è quella da cui tutto ebbe inizio. Quella in cui prendono vita i personaggi dei successivi numerosi romanzi che hanno conquistato l’interesse di milioni di lettori. Massimo Venturiello porta sul palcoscenico, con la vis teatrale che lo contraddistingue, il testo di Andrea Camilleri in un progetto tutto nuovo da lui ideato.
Il regista Giorgio Sangati affida all’ironia e all’umanità di Andrea Pennacchi il racconto di questo immane disastro naturale, creando una narrazione a più voci che ci ricorda quanto sia fragile il pianeta in cui viviamo.
Una storia semplice ma terribile. Una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo, l’ha costretta a subire una violenza
Ciufoli guida gli spettatori a sorridere delle debolezze di questa nostra umanità così fortemente spaesata e confusa con monologhi, poesie, sketch e balli che rendono questo spettacolo un vero “multi-one-man-show”.
Tre grandi donne, due guerre mondiali, un sottile fil rouge ad unirle: uno stesso nome, un unico destino. Impreziosito da musiche e canzoni popolari eseguite dal vivo, prende vita un brillante, triplo "soliloquio dialogato", che, pur nel suo retrogusto amaro, saprà accompagnare lo spettatore in un viaggio ironico e scanzonato.
Chiara Lagani recita in scena i testi di Elena Ferrante nella riduzione che ne ha fatto per il fumetto composto assieme a Mara Cerri. Alle sue spalle corrono i disegni animati tratti dal libro, per dar corpo e volto ai momenti evocati dalle parole del racconto.
“Il senso di questo spettacolo è risate e musica, Ladyvette sono tre attrici con il talento e i tempi comici adatti ad un format di questo genere, come in Italia se ne vedono pochi” (Lillo Petrolo).
9 maggio 1978, via Caetani, Roma: viene ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro. Baliani improvvisa e ripercorre le emozioni di quegli anni trascorsi a Roma, usando quell'episodio come mappa di un suo personalissimo viaggio nella memoria civile.
Satira e umorismo di elegante comicità sulla vita di coppia, ispirata a note scenette, contestualizzate in una commedia frizzante ed esilarante. Con vena ironica e dissacrante si animano i "consigli di rapida eliminazione".
Ascanio Celestini immagina la vita di Francesco oggi, come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada, per non essere semplicemente povero, ma servo dei poveri.
di Antonio Amurri con Marco Cavallaro, Maddalena Emanuela Rizzi, Bruno Governale e Alessandra Cavallari regia di Filippo D’Alessio
Produzione Seven Cults
“Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché”. Potrebbe sembrare una frase pronunciata da qualche protagonista della cronaca nera e invece è il titolo dello spettacolo teatrale. La commedia, scritta da Antonio Amurri, ha voluto ironizzare sulla vita di coppia: vizi, difetti, incomprensioni, egoismi e comportamenti maniacali vengono esasperati e ridicolizzati, in un crescendo di risate che non lascia neanche il tempo di respirare. Dal nord al sud d’Italia, passando anche per l’Inghilterra, tutte le coppie si rivolgono al telefono amico per avere consigli sulla loro situazione matrimoniale. Satira e umorismo di elegante comicità sulla vita di coppia, ispirata a note scenette, contestualizzate in una commedia frizzante ed esilarante. Con vena ironica e dissacrante si animano i “consigli di rapida eliminazione”.
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