
DOMENICA 10 MAGGIO 2026 ORE 21.15
di Maura Pettorruso
con Stefano Pietro Detassis.
PRODUZIONE LA MACCHINA DEL SUONO
RASSEGNA INCONTRI
Uno spettacolo coinvolgente, ironico e poetico.
Una storia che parte dal Trentino nel 1926 e arriva sui ring della boxe francese!
Uno spettacolo che parla di boxe, sogni e coraggio, anti-fascismo e anti nazismo!
Lo spettacolo ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali:
– Spettacolo semifinalista al premio di drammaturgia Dante Cappelletti 2023;
– Vincitore della circuitazione regionale del Teatro Stabile di Bolzano;
– Premio RETABLO al Milano Off Fringe;
– Menzione speciale al Dundee Fringe Festival al Milano Off Fringe;
– Selezione ufficiale per il Festival di Avignone Le Off al Catania Fringe Festival.
Dicono dello spettacolo:
…“Detassis tiene la scena con grande energia, e riesce a far apparire i personaggi di contorno con grande suggestione, frutto anche di un testo ben congegnato nel “saltellare” in diversi spazi e tempi, e di intelligenti scelte registiche che mai si allontanano dall’idea che sorregge tutto lo spettacolo (entrambe merito di Maura Pettorruso)”. Di Elena Zeta Grimaldi, Pane e Acqua Culture
“Il monologo riesce a renderli particolarmente vivi e rende vive le storie raccontate, le atmosfere, riuscendo a riservare agli spettatori continue sorprese. Che a loro volta si emozionano sentendo questa storia e per quei pochi momenti dimenticano ganci e pugni per vedere nella boxe qualcosa di diverso, un’occasione di riscatto e di libertà. E aspettano l’incontro epico sul ring, preannunciato dal rumoreggiare della gente”. Di Valeria Prina, SpettacoliNews
“Se toccasse a noi scegliere un vincitore o assegnare una menzione speciale la nostra preferenza andrebbe al monologo Boxeur (…) la struttura narrativa, che la regista ha dato al racconto, è così ricca di suggestioni fortemente evocative da risucchiare lo spettatore lì sul palco insieme a Detassis che si esibisce con un potenza recitativa e una forza fisica da vero boxeur”. Di Loredana Pitino, InscenaOnline
“Detassis davvero bravo, si muove tra l’intimità profonda di raggiungere un sogno di rivalsa sociale di un uomo semplice che si sposta in Francia per cercare lavoro e il sogno inaspettato di diventare in pochissimo tempo un acclamato campione. Ci è piaciuto davvero questo intreccio di tensioni tra il “sogno” e il “riscatto sociale”, apparentemente simili, eppure con intenti diametralmente opposti!.” LaPlatea
“I temi civili e sociali sono rinforzati da una stretta scrittura coreografica, che segna ogni passaggio rendendo il corpo-teatro del protagonista vivo e leggibile in ogni momento. Una esatta ironia colora e dà aria a questa stupefacente creazione. La (provocatoria) domanda con cui chiudo questo fin troppo lungo articolo: perché questo spettacolo e questo attore non hanno ancora vinto un premio teatrale nazionale importante?” Di Michele Pascarella, Gagarin Orbite Culturali
E tutto ti passa davanti con un’impronta dal taglio quasi cinematografico, mentre ti dimentichi che lì c’è una persona sola. Non ci fai più caso. Perché, per te, lì non c’è solo lui. C’è un’intera storia di vite vissute. (…) E tutto questo smuove l’anima. Ti scombussola. Ti commuove. Ed è, a parer mio, l’essenziale. Di Barbara Mastronardi, Il dolomiti



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